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Post votum

aprile 15, 2008

Ha vinto Berlusconi, con il sostanziale aiuto della Lega Nord, sugli scudi dopo dieci anni in calo. Il grande sconfitto, a caldo sembra Bertinotti. In seconda anilisi, il grande perdente è Veltroni. Ma, andando fino in fondo, a perdere è stato il Paese nel suo complesso. La ricetta liberale di Berlusconi non funziona. Non ha funzionato nel 2001, non funzionerà oggi. Riassumendola, l’idea del futuro premier è questa: meno tasse alle imprese e detassazione degli straordinari. Questo, da solo, dovrebbe generare ricchezza. La realtà è complessa e lo è molto di più di quello che il politico italiano medio possa rendersi conto. Come posso applicare la ricetta liberale in un mondo ad alta tecnologia dove, in Italia, le poche imprese che fanno ricerca sono, in maggioranza pubbliche? Come posso far sì che le imprese competano con prodotti all’avanguardia? La leva fiscale non serve a niente oggi. Quello che serve è un sistema di ammortizzatori sociale nell’immediato, ma, nel futuro, servono una scuola e una università all’avanguardia. Il mondo cambia e il nostro futuro premier non sembra accorgersene. E la gente lo sa, solo che continua a votare a destra. I casi sono due: o gli italiani sono degli idioti senza cervello o Berlusconi è tremendamente bravo a fare caompagna elettorale. Credo, sinceramente, si tratti della seconda ipotesi anche se i numeri non sono così d’accordo: il Pdl +2%, Pd +3%. Tutto sommato gli schieramenti sono rimasti stabili. Eppure ha vinto Berlusconi. Grazie alla legge elettorale, grazie allo scontento della genta. Ma, soprattutto, grazie alla Lega che ora tiene il governo per le palle. Questa è la verità. Poi, va bene tutto, ma il futuro governo- e questo l’ho detto anche in un post precedente- ha il peccato originale di governare solo con il 40% dei voti validi. E l’altro 60%?

One Comment
  1. MIRABILIA200 permalink
    aprile 15, 2008 11:28 am

    Analisi precisa ed accorta.

I commenti sono chiusi.